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Strategia della tensione

Questa espressione racchiude tutte le tipologie di opposizione adottate dagli uomini di estrema destra, che avevano come fine ultimo: debellare il comunismo in Italia. Le tecniche di lotta al comunismo vengono discusse a Roma nel maggio del 1965 in un convegno intitolato “Guerra rivoluzionaria” all’istituto Alberto Pollio, in particolare vengono delineate le tecniche di guerra non ortodossa e di guerra psicologica.

Alla base delle azioni di estrema destra è presente un ragionamento molto pragmatico: <<Gli attentati sono una forma di riequilibrio degli assetti di potere. Più precisamente […] le stragi diventato uno strumento di lotta politica, per costringere lo stato a far approvare leggi di emergenza.>>¹ afferma Mirco Dondi, e continua: <<Un’alterazione degli eventi che induce a scelte che altrimenti non sarebbero state compiute. Al contempo, l’atto criminale punta anche a modificare gli orientamenti dell’opinione pubblica.>>².

Viene, quindi, tentato di mettere il cittadino in condizione di richiedere misure restrittive della propria libertà, per poter affermare la propria sicurezza.

La ricerca di un risvolto autoritario, non avviene unicamente attraverso l’imposizione della paura per mezzo degli attentati ma anche attraverso la progettazione di colpi di stato, come il Golpe Borghese del 1970, e di azioni militari come il Piano Solo del 1964.

<< L’espressione Strategy of tension compare sul settimanale britannico “The Observ”, in un articolo uscito all’indomani della bomba di Piazza Fontana. La definizione è frutto di un gioco di parole che designa una doppia opposizione:

  • in ambito nazionale, alla strategia dell’attenzione pronunciata dal leader democristiano Aldo Moro nel febbraio del 1969 riferendosi con interesse all’evoluzione del Pci;

  • in ambito internazionale alla politica di distensione.>>³

Con queste parole Dondi chiarifica e definisce una trama nazionale e internazionale davvero complessa.

 

¹ Mirco Dondi, L’eco del boato, Editori Laterza p.4

² Mirco Dondi, L’eco del boato, Editori Laterza p.5

³ Mirco Dondi, L’eco del boato, Editori Laterza, p.4

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