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Giuseppe Pinelli

Giuseppe Pinelli, esponente dei movimento anarchico milanese, muore precipitando

dalla finestra dell'ufficio della Questura di Milano dove era sottoposto a un interrogatorio

nell'ambito delle indagini sulla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969.

In perfetta linea con la scarsa chiarezza di cui si macchia l’inchiesta di Piazza Fontana,

anche su questa morte rimangono dei dubbi.

Giorgio Boatti riporta la testimonianza del capitano Lograno, presente al momento del

presunto suicidio <<Ho allora gridato subito ‘’si è buttato’’. Sono uscito nel corridoio e

correndo ho continuato ad urlare ‘’ si è buttato!’’. Dall’ufficio nel quale si trovavano sono

allora usciti Allegra e Calabresi. Poi sempre correndo mi precipitai verso l’uscita per

andare giù. L’ascensore non funzionava. Così scesi a piedi. Raggiunsi il cortile. In un

angolo buio c’era Pinelli. Era ancora vivo (…) non c’era nessuno quando sono arrivato io. Arrivò altra gente e dissi di chiamare subito un’ambulanza. DI QUELLI DEL QUARTO PIANO CHE ERANO CON ME NON C’ERA NESSUNO…>> ¹.

Una ricostruzione precisa dei fatti che vedono come vittima Giuseppe Pinelli si trova anche nel libro del 1971 ‘’La Strage di Stato’’.

 

¹ Giorgio Boatti. Piazza Fontana. Einaudi. 1999. P.74

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