Progetto di Storia Contemporanea
Anno scolastico 2015/2016
Legge reale
La legge 152 del 1975, o legge Reale, sulle Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico si dà via ai provvedimenti istituzionali contro il terrorismo di sinistra estendendo i poteri di polizia, consentendo la limitazione della libertà provvisoria, ampliando il potere di perquisizione e vietando la partecipazione alle manifestazioni pubbliche con il volto coperto in modo da impedirne l’identificazione.¹ La legge Reale viene redatta dal ministro di Grazia e Giustizia Oronzo Reale del IV governo Moro e promulgata il 22 maggio 1975. Tale provvedimento mira a riformare alcuni articoli del Codice penale e del Codice di procedura. Secondo un articolo de “Il Post” da giugno del 1975 al 1989 vengono uccise 245 persone e ferite 371.
All’art. 3 viene consentita la disciplina del fermo di polizia, misura precautelare prevista dall’art. 348 del Codice di procedura penale, anche in mancanza di flagranza di reato attraverso la possibilità di fermo di 96 ore entro le quali è necessaria la convalida mediante decreto da parte dell’autorità giudiziaria.
Viene modificato anche l’art. 14 del Codice penale con cui è ammessa la legittimità dell’uso di armi non solo in caso di resistenza, intesa come atteggiamento minaccioso, ma anche per prevenire crimini che possano comportare un elevato danno sociale in cui sono ricompresi i delitti di “strage”, di rapina a mano armata e di sequestro di persona. Per armi si intendono tutti gli strumenti in dotazione ai pubblici ufficiali finalizzati ad esercitare la coercizione fisica, come gas lacrimogeni o manganelli, oltre che le armi da fuoco. L’uso preventivo di armi è legittimato in presenza di uno stato di necessità, e quindi solo come extrema ratio.
L’opinione sulla legge Reale non è unanime. Parte della stampa indipendente, come il Corriere, La Repubblica o La Stampa, critica pesantemente il provvedimento di ordine pubblico, in linea con le proteste degli ambienti della sinistra estrema e con le opinioni di repubblicani, liberali, socialisti e radicali. In ambito governativo essa viene giustificata sulla base di nuove esigenze di sicurezza da attuarsi attraverso dispositivi giuridici più efficaci.
¹Franck Laffaille,Lo Stato di diritto in Italia negli anni di piombo, in Marc Lazar, Marie-Anne Matard-Bonucci, Il libro degli anni di piombo, 2010 Milano, pp. 328