top of page

Giovanni Ventura

Giovanni Ventura è stato un terrorista italiano, membro del movimento neofascista di Ordine

Nuovo.

Ventura collabora con l’agente Z e con l’amico Franco Freda per la programmazione di

attentati in treni e piazze, in particolare sono considerati i colpevoli della strage di Piazza

Fontana.

Giovanni Ventura viene condannato all’ergastolo nella sentenza di primo grado.

Successivamente viene irrevocabilmente assolto in appello per ‘’insufficienza di prove’’.

Giorgio Boatti riporta le parole di alcuni testimoni che furono fondamentali per la

ricostruzione del ruolo di Ventura nella vicenda: << Sono i giorni successivi al 12 Dicembre e,

come si ricorderà, vengono appena dopo la ‘’confessione’’ di Lorenzon all’avvocato

Steccanella. Sono i momenti della sofferta crisi di coscienza dell’insegnante ex precettore di

Ventura, combattuto tra il dovere da adempiere perché non resti impunita la strage e il senso

dell’amicizia che lo lega all’ex allievo del collegio Pio X.

Bene: proprio davanti all’ospite (Marco Barnabò) che lo ha invitato a pranzo insieme a Ventura, Lorenzon –tranquillamente assiso a tavola- afferma che ‘’il Ventura gli aveva confidato di essere uno degli attentatori sui treni, che gli aveva detto che l’organizzazione era a triangolo e che ogni attentato era costato centomila lire’’. Queste parole, vengono ripetute, paro paro, da Marco Barnabò ai giudici>>¹.

Questa è solo una delle molte testimonianze che viene utilizzata per ricostruire il ruolo che ha Ventura all’interno della strage. Tutte le prove raccolte, però, si volatilizzano dopo la sentenza di primo grado.

 

¹Giorgio Boatti. Piazza Fontana. Einaudi. 1999. P.277

bottom of page